DIVENTARE GRANDI: CHE TIPO DI PERSONA VUOI ESSERE?

“Cosa vuoi fare da grande?” Questa domanda ci capita spesso di farla ai più piccoli. Ma l’articolo “Carrer Path” ci fa riflettere sul senso di questa domanda e sul fatto che possiamo formularla in maniera diversa per non limitarli nelle loro scelte ma ampliarle. Ecco allora l’importanza di chiedere “Che tipo di persona vuoi essere?”

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Oppure la versione in italiano tradotta dalla nostra educatrice Alessia (attività non profit)

PERCORSO DI CARRIERA

Oggi ho chiesto ad Adam Grant di condividere il suo suggerimento della settimana. Questo pezzo è un adattamento del suo nuovo libro, Think Again: The Power of Knowing What You Don’t Know.

Cosa vuoi diventare da grande? Da bambino, questa era la domanda che mi piaceva di meno. Temevo le conversazioni con gli adulti perché mi ponevano sempre quella domanda – e non importa come rispondessi, quello che dicevo non li soddisfaceva mai. Quando dicevo di voler diventare un supereroe, ridevano. L’obiettivo successivo era quello di sfondare nel mondo dell’ NBA, ma nonostante le innumerevoli ore passate a tirare a canestro nel vialetto di casa , alle medie sono stato scartato dai provini per entrare nella squadra per tre anni di fila. Stavo chiaramente puntando troppo in alto.

Al liceo ero ossessionato con i tuffi e decisi che volevo diventare allenatore. Gli adulti schernivano questo mio progetto: dicevano che stavo puntando troppo in basso. Durante il mio primo semestre di università decisi di specializzarmi in psicologia, ma questo non aprì alcuna porta – semmai me ne fece chiudere un paio, sapevo di non voler fare il terapista (non ero abbastanza paziente) o uno psichiatra (troppo impressionabile per la facoltà di medicina). Non avevo ancora trovato la mia direzione, e invidiavo coloro che invece avevano individuato un chiaro percorso di carriera.

Tutti abbiamo idea di chi vogliamo essere e come speriamo di condurre le nostre vite. Esse non sono limitate alle carriere; sin da giovani sviluppiamo idee riguardo a dove vivremo, quali scuole frequenteremo, che tipo di persona sposeremo, e quanti figli avremo. Queste immagini possono ispirarci nel porci degli obiettivi audaci e guidarci verso il percorso per raggiungerli. Il pericolo di questi progetti però è che possono darci una visione limitata, non facendoci percepire delle possibilità alternative. Non sappiamo come il tempo e le circostanze cambieranno ciò che vogliamo e persino chi vogliamo essere , e bloccare il GPS delle nostre vite verso un singolo obiettivo può indicarci le giuste direzioni per la destinazione sbagliata.

Non chiedete ai bambini cosa vogliono diventare da grandi. Ciò può condurre a quello che gli psicologi chiamano pignoramento d’identità – quando ci fissiamo prematuramente sul senso di sé senza un’adeguata valutazione, e chiudiamo le nostre menti ai sé alternativi. Nella scelta della carriera, il pignoramento d’identità spesso inizia con gli adulti che chiedono ai bambini: cosa vuoi fare da grande? Riflettere su questa domanda può incoraggiare una mentalità fissa riguardo lavoro e sé. “ Penso sia una delle domande più inutili che un adulto possa fare a un bambino,” scrive Michelle Obama. “Cosa vuoi diventare da grande? Come se crescere fosse un processo compiuto. Come se ad un certo punto diventassi qualcosa e quella è la fine.

Chiedete ai vostri bambini, che tipo di persona volete essere? E quali sono le cose più diverse che vi piace fare? Invece di provare a limitare le loro opzioni, aiutateli ad ampliare le loro possibilità. Non devono essere una cosa sola – possono fare molte cose.

Con apertura e gratitudine,

Adam

Adam Grant is an organizational psychologist at Wharton and a #1 New York Times best-selling author. His new book is Think Again: The Power of Knowing What You Don’t Know.

Fonte: Character Lab di Angela Duckworth
Traduzione: Alessia (attività non profit)