PERFOMANCE E APPRENDIMENTO: QUALI DIFFERENZE?

Qual è la differenza tra perfomance e apprendimento? L’articolo riporta l’esempio delle frazioni. Se un ragazzo impara a svolgerle, riuscirà a riconoscerle quando avrà davanti diversi problemi?
E’ importante sottolineare proprio questo aspetto ai ragazzi: quando si apprende, le difficoltà ci sono e vanno accolte come sfide. Trovi l’articolo originale QUI o la traduzione, qui sotto, della nostra educatrice Alessia (attività non profit)

IMPARA AD IMPARARE

Oggi ho chiesto a Elizabeth Ligon Bjork di condividere il suo consiglio della settimana. Questo è il primo articolo di una serie in quattro parti sull’apprendimento.

Quando i miei figli erano piccoli e volevano giocare nel campionato di calcio AYSO, ho deciso di allenarmi per diventare un arbitro. Ho seguito tutte le lezioni richieste, studiato duramente e superato l’esame scritto di certificazione.

Alla mia prima partita, vestito con la mia uniforme, sono entrato a grandi passi in mezzo al campo con i giocatori tutti raccolti intorno e all’improvviso mi sono reso conto che non riuscivo a ricordare come iniziare la partita.

Sono sicuro che hai avuto un’esperienza simile, diciamo, pensando di essere ben preparato per un esame di qualche tipo e invece ti sei ritrovato con la mente vuota durante il test. Queste “sorprese” riflettono l’importante distinzione tra

apprendimento e performance: possiamo sapere come fare qualcosa in un contesto, e poi avere difficoltà, in un secondo momento, in un ambiente diverso.

La ricerca mostra che fare bene durante la pratica, in condizioni costanti e prevedibili, può farci credere che stiamo imparando, ma spesso non è così. Ad esempio, gli studenti che foglio di lavoro dopo foglio di lavoro si esercitano a moltiplicare le frazioni, probabilmente miglioreranno nel risolvere quel tipo di problema. Ma quando è il momento di fare un test che include un mix di diversi tipi di problemi, non riconosceranno necessariamente ciò che devono fare.

L’apprendimento duraturo richiede l’incorporazione delle difficoltà desiderabili nell’allenamento, ovvero metterti alla prova, ma in modo positivo. I fogli di lavoro, ad esempio, possono contenere vari tipi di problemi di matematica, inclusi quelli insegnati nelle unità precedenti. Sebbene il tasso di apprendimento possa sembrare più lento, questo tipo di pratica migliora le prestazioni future in un modo più affidabile e versatile.

Non pensare che le prestazioni che ottieni durante la pratica siano indice del livello del tuo apprendimento.

Aiuta i giovani ad affrontare le sfide quando si esercitano, mescolando flashcard o modificando il formato sui fogli di lavoro. Potrebbe sembrare più difficile in quel momento e potrebbero dubitare dei loro progressi. Ma rassicurali che quando si tratta di apprendimento, la difficoltà è desiderabile.

Con ottimismo e incoraggiamento,

Elisabeth

Elizabeth Ligon Bjork è una professoressa di ricerca nel dipartimento di psicologia dell’Università della California, a Los Angeles.