IMPARARE DAI FALLIMENTI O DAI SUCCESSI?

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Un brutto voto a scuola, una caduta dal motorino, un litigio con il compagno…Questi sono alcuni degli errori che fanno i ragazzi. Quante volte insegniamo ai nostri figli a imparare dai propri fallimenti! Ma è sempre giusto? L’articolo “Oops!” di Character Lab tratta proprio di questo argomento.

Leggi QUI l’articolo originale…o la traduzione fatta dalla nostra educatrice Alessia (attività non profit)

Oops!

Questo è il primo di due articoli su come imparare dal fallimento e dal successo.

Oggi, ho chiesto a Lauren Eskreis-Winkler di condividere il suo suggerimento della settimana.

Quante volte hai sentito dire che il fallimento è un momento adatto per insegnare qualcosa? Che si può imparare più dal fallimento che dal successo? Nel 2017 durante il discorso per la consegna dei diplomi, il presidente della corte suprema degli Stati Uniti John Roberts ha effettivamente augurato “Buona Sfortuna” ai diplomandi, così che potessero avere qualcosa da cui imparare.

Eppure io e il mio collega Ayelet Fishbach abbiamo scoperto che il fallimento ha l’effetto opposto: impedisce l’apprendimento. In uno studio recente, abbiamo sottoposto un quiz a 300 venditori telefonici. I venditori hanno risposto a 10 domande sul servizio clienti, ognuna con due possibili risposte ( per esempio: “Quanto spendono ogni anno le compagnie americane a favore del servizio clienti? Risposte a scelta: 60 bilioni o 90 bilioni).

I venditori telefonici hanno ricevuto riscontri positivi su domande che pensavano fossero corrette (“esatto”) e riscontri negativi su quelle che pensavano fossero errate ( “ hai sbagliato”). Ciononostante, dal momento che ogni domanda aveva solo due opzioni, potrebbero aver appreso la risposta corretta sia dal successo che dal fallimento.

Sfortunatamente, no. I venditori hanno imparato dal successo ma non dal fallimento.

Questa sfida a imparare dal fallimento era universale. Comparve tra gli americani e adulti di altri paesi. Comparve quando le persone provarono a imparare dai propri fallimenti tanto nello studio delle lingue straniere quanto nelle relazioni amorose. Si è verificato persino quando abbiamo incentivato le persone, pagandole per favorire l’apprendimento a partire dal fallimento.

Quando falliamo, ci deconcentriamo. Per evitare di sentirci male, smettiamo di prestare attenzione. Come conseguenza, non impariamo dall’esperienza.

Impariamo quando il fallimento è meno personale. Nella nostra ricerca, i partecipanti che si sono impegnati per imparare dai loro stessi fallimenti sono stati in grado di imparare anche dal fallimento altrui. Può essere difficile concentrarsi sui propri fallimenti, ma gli errori, le riprese, e le lezioni duramente imparate degli amici e dei colleghi? Quelli sono alcuni momenti adatti per insegnare.

Non ingigantite gli errori. La ricerca mostra che gli esperti- per esempio la corte suprema – sono più abili nel guardare il fallimento e imparare da lui. Ma chi non è esperto? Non molto. Il teorico-politico Antonio Gramsci una volta disse, “ la storia insegna, benché non abbia allievi.” Per la maggior parte di noi, qualcosa di simile accade con il fallimento.

Puntate il riflettore sul successo. Potreste fare un buon affare se farete notare ai bambini ciò che stanno facendo bene piuttosto che quello che stanno facendo nel modo sbagliato.

Augurandovi buona fortuna,

Lauren

Lauren Eskreis-Winkler è un collega di post dottorato alla scuola di Business Booth dell’Università di Chicago, dove fa ricerca su motivazione e conquiste. Questa estate, si unirà alla facoltà della scuola Kellogg of Management alla Northwestern University.

Fonte: Oops!Character Lab di Angela Duckworth